1. Se al solo pronunciare la parola Sardegna mentalmente associ le parole  isola, isola- mare, mare-marinai, marinai-pesca, pesca-cena sarda, cena sarda-mirto, mirto-campagna, campagna-pecore, pecore-formaggio, stai sbagliando.
   L’ordine è decisamente inverso, poi togli pesca, e marinai e aggiungi colesterolo.
2. La donna Sarda è madre, moglie ma soprattutto capo indiscusso su ogni fronte, senza se e senza ma.
   E a respirare la stessa aria che respirano loro ti rendi conto di quanto sia stato stupido aver cercato per decenni di conquistare l’ emancipazione costringendoci in lavori maschili con doppio turno tra le mure domestiche nel patetico tentativo di dimostrarci impeccabili casalinghe anni cinquanta.
3. Il termine Aiò viene usato in molteplici contesti, ed è traducibile principalmente come un invito a muoversi, partire o fare qualcosa, similarmente a dai!, orsù!, andiamo!, alé!. ma è anche  utilizzato per esprimere perplessità di fronte ad affermazioni ritenute poco verosimili, al pari di Essù!, Ma per favore!.
   (con tutta franchezza confesso di aver studiato l’ argomento ma di non averlo ancora ripetuto ad alta voce.)
4. Il pecorino semistagionato puzza di un puzzo tanto forte da farti pensare che lo slogan “Vick respira la vita” sia stata la più grossa boiata inventata negli ultimi 20 anni.
   Il pecorino stagionato, può essere annoverato tra le armi di distruzioni di massa.
5. Quando ti trovi in una spiaggia incontaminata, dove la sabbia bianchissima è ritmicamente bagnata da un mare cristallino e un dolce venticello ti accarezza la pelle dorata, non c’è bisogno che tu ti faccia domande del tipo, ma tutta sta gente ha una vescica omologata per 36 litri? oppure…

E’ settembre gente, si parte!
Destinazione casa.